BREVI CENNI STORICI

1915-1925

Gli avvenimenti della prima guerra mondiale e le conseguenti necessità assistenziali e umanitarie, chiamarono a raccolta un generoso gruppo di signore e signorine entusiaste e volonterose che ridiedero vita ad un’associazione chiamata “Camera di soccorso biaschese”.

Spinte dal loro entusiasmo, queste persone organizzarono un regolare corso samaritano, affidandone la direzione al dott. Gianella, medico condotto bleniese di Dongio, ufficiale delle truppe sanitarie. Detto corso fu tenuto nelle case Sigismondo Maggini e Leo Tatti, che il dott. Gianella raggiungeva puntualmente due volte la settimana, in sella al suo cavallo. Il corso ebbe un ottimo successo, dovuto soprattutto alla buona volontà delle partecipanti, tra le quali possiamo ricordare le compiante sig.ne Nina Pini-Marcionni, Irma Monighetti-Rossetti, Ercolina Pellencini-Rodoni, Ma. Eugenia Strozzi, Sorelle Sala e altre di cui, sfortunatamente, ci sfugge il nome.

Con piacere salutiamo la signora Erica Giovannini-Monighetti che, con arguzia e la preziosa cooperazione della s.gnorina Teresita Pini, ci permette di ricordare gli avvenimenti passati.

Fu durante il primo conflitto mondiale definito da Papa Benedetto XV “l’inutile strage”, che la Camera di Soccorso Biaschese, seppe mostrare tutta la sua vitalità dando un notevole contributo alle diverse azioni di umana solidarietà, promosse dal Comune e dagli organi centrali a favore dei nostri militi e di tutti gli infelici direttamente toccati dalla guerra. Infatti, le nostre samaritane, tra l’altro, portavano alimenti e indumenti nei convogli dei prigionieri Dopo la firma dell’armistizio e quindi la cessazione dei combattimenti, la Camera di Soccorso Biaschese continuò, sebbene in tono minore, la sua opera, capeggiata dai defunti medici Gianella e Alfredo Emma, nonché dai soci fondatori, con alla testa la signora Nina Pini-Marcionni, che fu presidente fino al 1922. Da quel momento, esonerata dagli impegni urgenti, la benefica istituzione umanitaria fu sciolta, e il patrimonio, consistente in materiale artigianale di pronto soccorso e in un libretto di risparmio, fu consegnato all’Ospedale Bleniese, mediante regolare convenzione firmata dalle due parti con l’impegno di riservare una camera con priorità di occupazione per i cittadini biaschesi.

L’accordo fu scrupolosamente osservato e i fondi completamente impiegati.

Questa azione, di marca prettamente locale, fu compresa e apprezzata dalle Autorità e dalla popolazione tutta e ancor oggi merita di essere sottolineata e ricordata.

Si ricomincia

1940-1950

foto dei samaritani di Biasca nel 1940

Passato il periodo “eroico” della prima guerra mondiale, l’attività della Sezione subì una stasi abbastanza lunga.

Risorse a nuova, gagliarda vita, nel 1940.

All’inizio del mese di giugno si tenne….e validamente diretto dal dott. Molo, coadiuvato dai dr. Pedrazzini e dr. Antognini il primo corso samaritano.

La nuova Sezione nacque in pieno periodo bellico e, naturalmente incontrò moltissime difficoltà. Sia finanziarie sia sociali e umanitarie. All’inizio fu diretta dal dr. Molo e dal sig. Marietta. I soci fondatori erano: Caterina Magginetti, Angelina Colombo. Livia Anselmetti. Ilde Polli-Togni. Cerere Columbera. Ilde Legobbe, Rina Sprugasci-Costa, Ines Rinaldi, Pieri Delmuè-Della Chiesa, Teresita Pini. Gabriella Speck-Giambonini. Delia Speck. La sede era provvisoriamente situata nella casa San Giuseppe, dove si tenne anche il corso: infatti, nel Borgo tutti i locali erano occupati dai militari e dalla P.A. e fu praticamente impossibile avere una stanza a nostra disposizione malgrado i diversi interventi in Municipio.

Nel 1942 alcune samaritane si recarono all’Ospedale di Acquarossa per fare un po’ di pratica.

La Sezione aveva bisogno di acquistare barelle e materiale sanitario e siccome mancavano i fondi si decise di chiedere aiuto alla Società Mutuo Soccorso di Biasca, che ci elargì fr.50.-.

II Delegato sig. Marietta informò i soci che il Comitato Cantonale aveva bisogno di convogliatrici samaritane che si mettessero a disposizione per il s0ccorso ai bambini vittime della guerra.

Il compito di queste persone era quello di accompagnare i fanciulli durante i loro spostamenti: vennero quindi designate quattro samaritane.

Ad aggiungersi alle due solerti ed apprezzate monitrici signorine Ilde Legobbe e Gabriella Speck già sulla breccia sin dall’inizio, vennero inviate al corso monitori tenuto a Bellinzona, due nuove samaritane le signorine Fernanda Dotta e Miranda Corti che conseguirono il brevetto di monitrici samaritane.

Durante gli anni della guerra continuarono le azioni a favore dei rifugiati, rimpatriati e famiglie biaschesi bisognose.

Nel periodo postbellico vi fu una certa stasi, dovuta alla scarsità di samaritani: la guerra aveva causato molti disagi dai quali la gente doveva risollevarsi. Il 1949 fu l’anno della rinascita; con l’appoggio del signor Marietta si tenne un corso samaritano, diretto dal dr. Legobbe.

Il primo giugno dello stesso anno, il signor Marietta poté dichiarare con soddisfazione il ripristino della piena attività samaritana, non dimenticando di ringraziare quelle persone che seppero tener duro anche nei periodi più difficili. La Sezione offrì alla Pro Pontirone una cassetta di pronto soccorso che venne affidata alla samaritana signora Dea Fovini.

Veniva così creato il primo posto di pronto soccorso.

Inoltre, il Servizio della Protezione Antiaerea a Berna diede il suo consenso alla nostra Sezione, per l’uso del materiale sanitario della Confederazione e per l’accesso all’infermeria P.A.

Infatti, detti locali furono consegnati il 29 marzo 1950

Durante la seduta di Comitato del 25 ottobre 1950 venne, per la prima volta, ventilata l’idea dell’acquisto di un’autolettiga.

Fu questo il trampolino di lancio che doveva portare, negli anni successivi, ad ulteriori traguardi

Ci è doveroso ringraziare l’allora solerte ed apprezzata segretaria, signorina Livia Anselmetti, della collaborazione nel ricordare il primo decennio di attività.

Sul filo dei ricordi

1950-1960

Convegno regionale samaritani Biasca a Bellinzona 1959

Il servizio autolettiga dagli albori

Dopo il primo decennio di attività, stimolato dall’opinione pubblica e preoccupato per il costante aumento degli incidenti della circolazione stradale, il Comitato della Sezione riteneva suo dovere di dotarsi di un mezzo celere di pronto soccorso e incaricava alcuni dei suoi membri di studiarne la possibilità.

Veniva così nominato, a tal uopo, un Comitato provvisorio ”Pro Autolettiga” Veniva in seguito inviata al lod. Municipio di Biasca una lettera per informarlo dell’intenzione, per chiedere un parere e, se del caso, un contributo finanziario.

A una assemblea generale straordinaria, convocata appositamente, ed estesa alla popolazione del Borgo, erano presentate le proposte formulate dal Comitato provvisorio. Dopo l’approvazione delle stesse si procedeva alla nomina di un Comitato definitivo ”Pro Autolettiga” il cui compito era quello di concretizzare l’opera al più presto.

Per la raccolta dei fondi necessari si procedeva all’azione di sensibilizzazione delle autorità comunali e patriziali e della popolazione del Borgo e delle Valli, azione estesa – per il tramite della Pro Ticino -agli emigranti in America, Francia, Italia e Inghilterra. L’esito è stato più che positivo. Sono stati raccolti, infatti, ben fr. 20.000.-.

L’ottenimento di questo risultato è stato pure favorito dall’organizzazione -per cura della Sezione- di lotterie, tombole, feste e banco di beneficienza. Questo ultimo ha potuto essere allestito grazie soprattutto alla preziosa collaborazione dell’ingegnosa signora Hitz.

Finalmente arrivò il momento della fornitura del mezzo prescelto: una comoda autolettiga marca VW, equipaggiata con due barelle e due seggiolini laterali.

La scelta era stata decisa in base all’esperienza fatta dalla Croce Verde di Bellinzona, dove lo stesso modello aveva dato favorevoli risultati.

II 7 novembre 1954, con grande soddisfazione generale ,avveniva l’inaugurazione e la consegna ufficiale alla Sezione del nuovo automezzo, nonché la messa in esercizio conformemente all’organizzazione preparata dal Comitato promotore.

Gli autisti e i samaritani erano tutti ben istruiti, si era provveduto all’allestimento delle tariffe ed era stato creato un “Fondo pro poveri,,

Già dopo il primo anno di attività il servizio fu molto apprezzato dalla popolazione. Il risultato pratico fu il seguente:59 trasporti di cui 30 ammalati e 29 infortunati con una entrata di fr.1.570.- e un’uscita di fr.1.270.-.

In cammino verso la meta

1960-1970

convegno samaritani regionale Biasca del 1964

Nel 1960, dopo cinque anni di benefica attività, il risultato era il seguente: 74 le persone trasportate di cui 40 ammalati e 34 infortunati, con un’entrata di fr. 2.389.-e un’uscita di fr. 1.915.-

All’inizio del 1962 fu esaminata la situazione del servizio autolettiga e si arrivò alla conclusione che era opportuno acquistare un nuovo automezzo più veloce e confortevole e ciò anche per la crescente richiesta di trasporti di ammalati oltre Gottardo. Seguendo l’esempio della Croce Verde di Mendrisio si decideva di proporre alle lod. Municipalità del Comune di Biasca e dei Comuni viciniori (Valle di Blenio e Riviera) la sottoscrizione di una convenzione che prevedeva il trasporto gratuito, entro un determinato raggio, degli ammalati domiciliati nei comuni. Ciò poteva avvenire mediante il versamento da parte dei comuni di un contributo annuale calcolato sulla base di fr. 0,40 pro capite. Con questo si poteva alleggerire il compito della cassiera, eliminare le controversie con certe casse malati e assicurarsi un’entrata non indifferente che poteva ammontare a fr. 2.000.-

Detta convenzione fu sottoscritta dai comuni di Biasca, Semione, Iragna, Lodrino e Osogna.

Veniva in seguito rinnovata l’azione di propaganda per la raccolta dei fondi necessari per l’acquisto di una nuova autolettiga. La scelta cadde su una vettura (e non più furgone) marca Mercedes –  carrozzeria Benz, il cui costo, comprese le attrezzature, si aggirava sui fr.38.700.-

II contributo del nostro Comune fu, in quell’occasione, di ben fr. 14.689.-Il rimanente della spesa salvo l’utilizzazione di fr. 5.000.- del fondo d’esercizio – è stato raccolto con l’organizzazione di varie manifestazioni, nonché con l’acquisizione di diversi sussidi e offerte di privati.

1I 31 marzo 1963 avveniva l’inaugurazione e la messa in esercizio.

Si poteva disporre, in quel momento, di una nuova autorimessa ,ubicata in zona centrale, messaci a disposizione dal lod. Municipio di Biasca. Inoltre due impiegati comunali erano autorizzati a prestare servizio autolettiga, durante le ore d’ufficio.

Saggia decisione fu quella di mantenere in esercizio anche la prima autolettiga. L’entrata in vigore della citata ,convenzione, limitata ai comuni menzionati assicurava un’entrata, per il primo anno, di fr.1.539.30.

Questo introito, che ogni anno aumentava, e il ricavo delle feste e tombole permise di arredare il locale messo generosamente a disposizione dal lod. Municipio quale sede sociale e per l’organizzazione del servizio di picchetto domenicale; inoltre si poté sostituire l’attrezzatura per la somministrazione dell’ossigeno e per la rianimazione dell’autolettiga VW.

Dal grave incidente stradale che nel 1966 coinvolgeva un pullman con 30 turisti e l’automobile del compianto avv. Gemnetti, il comitato aveva tratto un utile insegnamento. Fu deciso di perfezionare il piano d’allarme per casi di emergenza e intensificare l’istruzione dei soci sul pronto soccorso facendo capo all’ora ben noto capo infermiere dell’ospedale di Bellinzona, sempre compianto Sig. Guido Pacciorini

La sua generosa, apprezzata e disinteressata collaborazione merita un doveroso nostro ricordo.

Incoraggiati da una bella donazione dell’INSAI in occasione del suo 75esimo di fondazione, si studiava la possibilità di dotare le autolettighe e gli addetti al servizio, di apparecchi ricetrasmittenti, allo scopo di aumentare la tempestività negli interventi. Furono allestiti il preventivo e il piano di finanziamento. La provvida iniziativa ottenne l’approvazione delle autorità di tutti i comuni a noi legati con la nota convenzione e la raccolta dei fondi – oltre fr. 25.000.- copriva l’intera spesa. L’8 giugno 1969 avveniva l’inaugurazione e la messa in esercizio dell’impianto completo con la centrale e l’app. di comando.

Poco tempo dopo si accoglieva con piacere l’adesione del comune di Cresciano alla convenzione.

Altro periodo di intensa attività

1970 -1975

Nella seduta del 7 aprile 1970 l’assemblea ordinaria decideva di studiare ancora una volta la possibilità di acquisto di una nuova autolettiga, per sostituire la prima messa in esercizio nel 1954.

L’aumento costante dei trasporti giustificava questa decisione.

Basti pensare che nel 1969 le persone trasportate erano ben 172, di cui 92 ammalati e 80 infortunati.

Ed eccoci ancora una volta al lavoro per la raccolta dei fondi

La moderna e spaziosa OPEL costava fr. 55.000.-, compresi accessori.

L’esito fu più che lusinghiero: nella cassa della Sezione entrarono ben fr. 56.000.-.

Ci è pur doveroso ricordare il lascito della defunta sig.na maestra Mafazzini di fr.4.500.- e il generoso contributo della popolazione del Borgo e dei Comuni consorziati ammontante ad oltre fr. 13.500.-.

L’inaugurazione e la messa in esercizio avveniva il 18 aprile 1971.

La gloriosa autolettiga VW era venduta al Consorzio Gottardo sud.

Susseguentemente in relazione alla convenzione stipulata con i Comuni, s procedeva ad un adeguamento dei contributi pro capite che da fr. 0.40 veniva portato a fr 1.-. Il Comune di Biasca, con nostro grande piacere, aveva proposto il pagamento di fr. 1.50 (data l’estensione del raggio entro i confini del cantone).

Nel corso del 1972 il Comitato nominava una commissione di studio per l’eventuale assunzione di un autista in pianta stabile, il quale entrava in servizio nel mese di settembre 1973.

E’ opportuno rilevare che nel 1973 l’ammontare dei contributi versati dai Comuni era di circa fr. 11.000.-, Durante quell’anno, con particolare simpatia, si accettava la sottoscrizione della convenzione da parte dei Comuni di Malvaglia e Ludiano.

L’impianto ricetrasmittente fu completato con l’istallazione di un commutatore di chiamata e un apparecchio telefonico in sede.

Si provvedeva pure all’adeguamento delle gratificazioni per le ore di servizio e di picchetto ai validi e preziosi volontari.

Si constatava che durante l’anno 1975 furono già eseguiti 225 trasporti, di cui 110 ammalati e 115 infortunati.

Ad una Svolta

1975-1980

Durante l’assemblea straordinaria del 1976 il monitore O. Polti sollevava il problema per l’eventuale sostituzione della Mercedes, veicolo che ormai non dava più la sicurezza richiesta.

Con l’unanime consenso l’Assemblea incaricava il comitato di un primo studio e della presentazione di un rapporto.

L’Assemblea generale del 1977 nominava una commissione speciale incaricata dell’acquisto del nuovo veicolo. La scelta cadeva su una OPEL ADMIRAL simile a quella già in dotazione, che meglio si addice alle nostre necessità. Contemporaneamente all’acquisto la commissione doveva occuparsi del piano di finanziamento.

Grazie a tante donazioni, a un generoso appoggio da parte della popolazione, al contributo dei Comuni, in modo speciale quello di Biasca, della Blenio S.A., e a un sussidi0 da parte dello Stato, nonché al prelevamento di ca. fr. 15.000.- dal fondo, creato a questo proposito dalla Sezione Samaritani, si poteva coprire il debito.

L’11 giugno 1978, con soddisfazione da parte di tutti i soci, avveniva l’inaugurazione della nuova autolettiga in una giornata piena di sole e di gioia.

La Mercedes veniva donata alla Colonna di Soccorso 3 sez. SAT Lucomagno per il trasporto del personale e materiale di primo intervento.

La commissione che si era occupata di questo acquisto veniva in seguito mantenuta con l’incarico, da parte del comitato, di studiare tutti i problemi inerenti il servizio autolettiga.

Durante questo periodo venivano adeguate le convenzioni con i Comuni in base alla nuova legge sul sussidiamento, ed anche quelle con le casse malati subivano una rivalutazione sul piano finanziario.

II Comitato all’assemblea ordinaria del 1979 chiedeva un credito di fr. 34.000.-necessario per la sostituzione e la modifica delle apparecchiature ricetrasmittenti mobili e fisse.

Le nuove apparecchiature entravano in servizio il 1.o febbraio 1980, da questo momento il servizio autolettiga di Biasca faceva parte della nuova rete radio dei servizi sanitari, permettendogli il collegamento con i vari enti e ospedali del cantone.

Nel 1980 veniva pubblicato il concorso per la nomina di un secondo autista in pianta stabile.

Questa decisione scaturiva dal fatto che ormai gli interventi erano in continuo aumento. Infatti nel 1979 furono eseguiti ben 306 trasporti di cui 196 per ammalati e 110 per infortunati. Il lavoro amministrativo subiva pure un aumento. D’altro canto si poteva dare più libertà al personale volontario.

Il nuovo autista entrava in servizio nel mese di agosto.

Incominciava così per la Sezione un periodo carico di oneri finanziari, che speriamo, grazie anche al lavoro disinteressato dei suoi soci, alla generosità della popolazione, alla collaborazione degli Enti pubblici, sicuramente si potrà affrontare con fiducia e speranza.